Si può pensare al taccuino da disegno o sketchbook, come ad un “information book," un diario visivo in cui raccogliere ogni sorta d’informazione. Un incubatore di processi in via di sviluppo, dove i disegni sono prima di tutto un’esplorazione del working in progress. Lo sketchbook è il posto migliore per sperimentare, senza cadere nella trappola di pensare di fare di ogni disegno un masterpiece, il taccuino va visto e valorizzato nel suo insieme. Provate a cambiare spesso le carte in tavola, fatene un riflesso delle vostre investigazioni e dei vostri interessi.
Se non siete soddisfatti di qualcosa non strappate la pagina, piuttosto riciclatela, incollateci altra carta sopra, passateci del colore, cancellate… e poi ridisegnateci.

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